martedì 23 giugno 2020

La verità dietro I Feel Fantastic - Il video che sconvolse YouTube

Nel 2009, venne postato un video su YouTube che divenne presto virale per il suo inquietante contenuto. A distanza di undici anni, oggi sono qui a fare luce sul mistero di I Feel Fantastic.
Probabilmente la maggior parte se lo ricorda, e sono sicuro che vi stiano tornando brutti flashback in mente. Ma, per chi invece non ne sia a conoscenza, lasciate che vi spieghi. “I Feel Fantastic” è il titolo di un video su YouTube pubblicato il 16 aprile sul canale Creepyblog e, al momento, conta più di 23 milioni di visualizzazioni.  Il video inizia con un androide (una sorta di robot parlante con sembianze umane, per intenderci) che raffigura una donna, con tanto di parrucca bionda e vestiti per avvicinarsi il più possibile ad una figura femminile; la troviamo intenta a cantare una canzone, I Feel Fantastic per appunto.

Ma cosa lo rende così inquietante? A dirla tutta, è un’insieme di cose: lo stesso aspetto dell’androide è disturbante, così come le sue pose che assume nel corso del video musicale e la canzoncina che canta, la quale contiene frasi come “please leave” (ti prego vattene) e “run” (corri/scappa); ma, la scena che fa accapponare la pelle e che fece più scalpore fu un filmato totalmente slegato dal contesto del video: sto parlando di quando, all’improvviso, appare una ripresa che zooma su una specifica zona di un giardino.
A rendere il mistero più intricato è la descrizione del video, che racconta la storia di Pigmalione, un grande scultore cipriota. Nonostante fosse bravo ad imitare la forma umana, quando vide le Propetidi prostituirsi, iniziò a disprezzare le donne. Così, decise di creare una scultura come sua perfetta sposa. Ciò che vediamo ed interpretiamo come strano e disturbante, in verità per il suo creatore è... bellissimo. Forse, ciò che stiamo guardando è il lavoro di un moderno Pigmalione. Per lui, la voce robotica e la pallidezza della sua pelle sono tratti della donna perfetta…

Chi siamo noi per giudicarli? Lui potrebbe amarla profondamente, più dell’amore che potremo mai sperare di ricevere. Nella mente del suo creatore, lei è quasi una dea: la rappresentazione perfetta, non solo della donna, ma il picco del potenziale umano. Una creatura perfettamente soddisfacente. Come ci si sente con quel tipo di amore incondizionato? Come si sente lei? Fantastica.
Come per barbie.avi e This Man, moltissime teorie divamparono a macchia d’olio. La prima afferma che l’androide sia una ricostruzione della partner del suo creatore, uccisa da quest’ultimo poiché non rappresentava i suoi ideali di bellezza; un’altra supposizione, molto più gettonata, è quella in cui il creatore non sarebbe altro che un serial killer che ruba i vestiti alle proprie vittime per poi metterli al suo "robot". Il motivo per cui l’androide canta “I feel fantastic” è perché sarebbero state queste parole che l’assassino seriale avrebbe voluto sentire dalle sue vittime, mentre “please leave” e “run” sarebbero un avvertimento. Entrambe le teorie hanno in comune la scena del giardino, possibile luogo della sepoltura dei cadaveri. Infine, l’ultima afferma che il manichino parlante sia diventata senziente e che abbia ucciso il suo inventore e che tutt’ora sia in fuga. Teorie fin troppo fantasiose per essere credibili, quindi vi starete chiedendo: cosa si nasconde veramente dietro ad I Feel Fantastic?
Il mistero è stato svelato già da un po’, a dirla tutta. Tutto iniziò intorno al 2003-2004 quando John Bergeron decise di costruire Tara the Android, nome ufficiale del “manichino”, con un budget di soli $2.000. Bergeron produsse alcuni video, tra cui ben cinque video musicali, intitolati Electricity, Electricity (metal version), Brutal, Brutal (metal version) e Please, che sarebbe niente di meno che I Feel Fantastic. In ognuno di questi video Tara canta nella stessa location e sono presenti filmati simili a quella della ripresa sul giardino, fatta eccezione per quello di Brutal. John inoltre gestiva un sito web, Android Music Videos, il quale non viene aggiornato dal 2006, confermando la morte del progetto.
foto proveniente da un altro video di Tara in cui riceve un "piercing"
Quindi, di certo non si tratta di un serial killer o di un androide tanto senziente da uccidere il proprio artefice, ma solamente di un progetto musicale fallito, probabilmente creato senza rendersi conto del suo fattore inquietante.

ARTICOLO DI

Nessun commento: