venerdì 15 maggio 2020

Quando la passione si tinge di sangue - La storia della prima vampira, tra eros e horror

Ben prima di Dracula di Bram Stoker, alcuni scrittori si erano già cimentati nel realizzare racconti dell’orrore con protagonisti i vampiri. Queste storie, nella maggior parte dei casi, sono passate in sordina e relegate a un pubblico di nicchia per molti anni prima di essere riscoperte dai critici letterari o da abili editori. È il caso di Joseph Sheridan Le Fanu, autore prolifico di romanzi thriller e racconti del soprannaturale. Dimenticato subito dopo la sua morte, fu riscoperto dall’editore August Derleth che, ristampando tutti i suoi racconti in un “omnibus”, lo fece riscoprire e rivalutare dalla critica letteraria.
Le Fanu con i suoi racconti infatti può essere considerato il precursore di ben due filoni letterari: quello degli investigatori dell’occulto, rappresentato dalla figura del dottor Hesselius, e quello del “Sopravvivenza degli antichi Dei”, dove i racconti hanno come filo conduttore il personaggio di Padre Purcell, che si occupa di raccogliere le storie di queste antiche divinità. Il racconto che andremo a trattare oggi, Carmilla, è il racconto più conosciuto di Le Fanu, che già all’epoca differiva dagli altri racconti con i vampiri per l’ambientazione.

La storia si apre con un breve prologo, dove un narratore anonimo ci informa di aver letto la testimonianza di una giovane donna vittima di un evento paranormale che era stato studiato dal dottor Hesselius. La storia aveva incuriosito il nostro narratore a tal punto da voler ricominciare il rapporto epistolare, iniziato dal dottore, con la donna, per sapere qualche particolare in più. Ma la ragazza è morta da tempo e per il nostro narratore non resta altro che riportare la testimonianza così come è stata raccolta dal dottore.
Joseph Sheridan Le Fanu
Inizia così la storia vera e propria, che ci viene raccontata in prima persona da Laura, una giovane di diciannove anni, che vive con il padre, un ex-soldato dell’esercito austriaco di origini inglesi, in un castello nella Stiria, regione dell’Austria al confine con la Slovenia. La ragazza vive isolata nel castello circondata dalla servitù e gli unici contatti che ha con il resto del mondo sono le visite di sue giovani coetanee. Durante l’estate però, Laura viene sconvolta da una brutta notizia: il generale Spielsdorf, che doveva far visita al padre portando la sua cara nipote con sé, non potrà più venire per la morte improvvisa di quest’ultima.

La ragazza non fa in tempo ad elaborare completamente il lutto che, in una notte di luna piena, una carrozza deraglia davanti ai cancelli del castello. Nessuno dei passeggeri sembra ferito, se non per una giovane ragazza, che è svenuta. La madre della giovane ha degli impegni urgenti da sbrigare e non può fermarsi per prendersi cura della figlia, di salute molto cagionevole. Il padre di Laura allora, in un sincero atto di carità cristiana, decide di prendere la ragazza sotto la sua ala protettrice e di prendersi cura di lei fino a quando la donna non sarebbe tornata.
Laura riceve la visita di Carmilla di David Henry Friston
La giovane, di nome Carmilla, subito attira le simpatie della servitù del castello per la sua bellezza e per il suo modo di parlare ma ci sono alcuni particolari che la rendono misteriosa e inquietante: si sveglia sempre tardi, non mangia mai, i canti religiosi la irritano, non partecipa ad alcuna funzione, non può rivelare nulla sulla sua famiglia o sulle sue origini a causa di un patto sancito con la madre e il suo aspetto ricorda quello della contessa Mircalla Karnstein, vissuta circa cento anni prima.

A rendere il tutto ancora più spaventoso è l’insorgere di una strana malattia che colpisce solo le giovani donne e che sembra collegata con Carmilla. L’arrivo improvviso del generale Spielsdorf porterà Laura e suo padre a scoprire la verità sulla loro misteriosa ospite, verità che è collegata alla famiglia decaduta dei Karnstein.
"Carmilla" di Ana Juan per la Logos Edizioni
Ispirata al personaggio di Geraldine nella Christabel di Coleridge, Carmilla è la prima donna vampiro nella letteratura che sfrutta il suo fascino e la sua sensualità per attirare le sue vittime, caratteristica che poi diventerà un must per questo tipo di personaggio. Il suo rapporto con Laura, nato all’inizio come una semplice amicizia, diventerà sempre più intimo fino a trasformarsi in un amore saffico che consumerà e segnerà Laura prima mentalmente e poi nel fisico. Per tutto il racconto Laura cercherà di opporsi a questo legame, per lei aberrante e innaturale, ma il fascino di Carmilla continuerà a tentarla e perseguitarla anche dopo la sua morte.S Sembra quasi che Le  Fanu abbia  voluto far incarnare in Carmilla le pulsioni sessuali della pubertà, pulsioni che le ragazze dell’epoca erano tenute a reprimere e tenere sotto controllo. Ciò spiegherebbe perché nel racconto si punti molto sul lato sessuale del rapporto omoerotico tra Carmilla e Laura.

Altro elemento interessante è la sobrietà di Le Fanu nel descrivere i luoghi e gli eventi, che provoca suggestione nel lettore. Esempio lampante è la madre di Carmilla che per quello che scopriremo nel racconto (una scarna descrizione fisica e un titolo nobiliare) potrebbe essere tranquillamente un’allucinazione dei personaggi o uno spirito. Anche i poteri di Carmilla sembrano più simili a quelli di un fantasma che di un vampiro: i suoi attacchi sembrano per lo più psichici (le sue visite notturne vengono più volte trattate alla stregua di semplici incubi) e non lasciano alcun segno fisico, se non per un livido sul collo, le sensazioni di soffocamento che sentono le vittime sembrano frutto di suggestione mentale, persino la sua figura diventa quasi evanescente, simile a un fantasma appunto.
Laura e Carmilla disegnate da Michael Fiztgerald
Purtroppo il racconto soffre di un finale frettoloso, dove Le Fanu decide di spiegare in poche pagine la vera natura di Carmilla e risolvere la situazione per opera di un deus ex machina, il barone Vordenburg, un nobile esperto in vampiri e vampirismo, che può essere considerato un prototipo del famoso professor van Helsing. Tuttavia, se volete conoscere uno dei vampiri più conosciuti nella letteratura horror assieme a Dracula e godere di una piacevole lettura, questa storia fa per voi.

ARTICOLO DI
Per approfondire il tema di Camilla da un punto di vista cinematografico consigliamo la lettura degli articoli "In un obiettivo oscuro" Parte I e Parte II di Donato Martiello.

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