martedì 28 gennaio 2020

I sinistri omicidi all'origine delle filastrocche per bambini

Tutti da bambini abbiamo cantato delle filastrocche mentre giocavamo, senza pensare troppo a quello che stavamo dicendo. Ma se vi dicessi che molte di queste filastrocche si ricollegano ad episodi di cronaca nera? Oggi ho in mente di farvi conoscere tre filastrocche e i loro relativi significati, iniziando con una che penso avrete sentito nominare almeno una volta.

Mary Mary quite contrary, (Mary Mary tutta contraria)
How does your garden grow? (come fa a crescere il tuo giardino?)
With silver bells and cockle shells (con campane d’argento e gusci di conchiglia)
And pretty maids all in a row (e belle fanciulle allineate)
"Supernatutal", stagione 1, episodio 1, "Bloody Mary" (USA, 2008), regia di Peter Ellis
Secondo una teoria, il nome di Mary equivarebbe a quello della regina Maria I d’Inghilterra, meglio conosiuta come Bloody Mary e Maria la Sanguinaria per via delle sue numerosi esecuzioni contro i Protestanti, messe in atto come un modo per rendere l’Inghilterra di nuovo cattolica.

In questo caso, il giardino nominato ha un valore metaforico, infatti esso rappresenta un cimitero che diventa sempre più grande per via delle persone giustiziate; le campane argentate e le conchiglie rappresentano invece dei strumenti di tortura utilizzati dalla regina: le prime servivano per distruggere i pollici schiaccandoli, mentre le seconde si mettevano negli orifizi del corpo umano, per poi svitarli e aprirli sempre di più causando un dolore pazzesco; le belle fanciulle in verità non sarebbero altro che un riferimento alla prima versione della ghigliottina chiamata “maiden”, abbreviato in “maid”, ma potrebbero anche significare delle persone che aspettano la loro esecuzione.
Illustrazione di Robb P. Lestinci
Ci sono altre interpretazioni di questa filastrocca, tra cui uno religioso in cui Mary sarebbe la Sacra Vergine e uno che si riferisce ad un’altra regina d’Inghilterra, Maria Stuarda, ma nessuna di queste è stata confermata.

Lizzie Borden took an axe, (Lizzie Borden prese un’ascia)
And gave her mother 40 whacks. (E diede a sua madre quaranta colpi)
When she saw what she had done, (quando realizzò cosa avesse fatto)
She gave her father 41. (ne diede a suo padre quarantuno)

Come avrete capito, questa cupa e sinistra filastrocca si riferisce a un omicidio, anche se il numero dei colpi e l’arma del delitto non sono esatti.
"Lizzie Borden's Revenge" (USA, 2013), regia di Dennis Devine
Il 4 agosto 1892 a Fall River, nel Massachusetts, nella dimora dei Borden tutto sembrava essere a posto: dopo che Andrew Borden tornò a casa, sua figlia, Lizzie Borden, gli disse che la sua matrigna, Abby Borden, se n’era andata per far visita a una persona malata, così lui si sdraiò sul divano nel salotto, cercando di rilassarsi, ma da lì a poco sarebbe stato brutalmente ucciso a colpi di accetta (precisamente 11 colpi) che gli tagliarono metà di un occhio e completamente il naso, togliendolo dalla faccia.

La loro domestica in seguito scoprì il cadavere di Abby nella sua stanza, circondata dal suo stesso sangue di color scuro che indicava che era stata uccisa prima del signor Borden. Dopo l’omicidio, Lizzie Borden fu interrogata mostrando svariate lacune nel suo alibi, per non parlare del fatto che avrebbe avuto anche un movente essendo che litigava spesso con suo padre per motivi economici, rendendola la sospettata principale. Incredibilmente, alla fine del processo venne dichiarata innocente nonostante le prove contro di lei e continuò la sua vita nella sua città natale fino alla sua morte, abitando in un’altra casa.
A sinistra Lizzie Borden, a sinistra i cadaveri di Andrew ed Abby Borden
Are you a witch? (sei una strega?)
Or are you a fairy? (o sei una fata?)
Or are you the wife (o sei la moglie)
Of Michael Cleary? (di Michael Cleary?)

Il folklore irlandese è costituito da una moltitudine di creature fantastiche tra cui folletti, gnomi, fate e streghe, ma oltre ad essere i protagonisti di alcune fiabe, nel 1985 sarebbero stati la causa di un violento omicidio.

Bridget Boland viveva con suo marito, Michael Cleary, nel piccolo villaggio di Ballyvadlea, in Irlanda, in un piccolo cottage. Esso era costruito vicino a una collina che era considerata un luogo di ritrovo per le fate, che venivano considerate delle creature maligne.
Bridget Boland e Michael Clearly
Nel marzo del 1895, Bridget si ammalò di febbre e col passare dei giorni la sua condizione peggiorò; allora il signor Cleary venne in contatto con un esperto di folklore e di creature fatate che gli disse che quella non era veramente Bridget, ma che fosse stata rapita dalle fate e rimpiazzata con una “changeling”, una creatura che serviva come sostituto dalle persone che erano state rapite dalle fate principalmente per aver violato i loro territori. Durante una notte, Michael cercò di esorcizzare la changeling e di far tornare sua moglie con l’aiuto di alcuni famigliari, dandole una strana pozione amara, facendole le stesse domande a ripetizione e minacciandola col fuoco essendo che le changeling ne avevano paura, ma proprio durante una di queste minacce lei prese fuoco veramente, morendo circondata dai suoi parenti e da suo marito che continuava a ripetere che non era veramente sua moglie.

Michael Cleary fece 15 anni di prigione per poi immigrare in Canada dove si persero le sue tracce. Bridget Cleary è considerata l’ultima strega bruciata viva in Irlanda, ma nonostante essa sia morta venne immortalata da questa tetra filastrocca.
"Urban Legends 3: Bloody Mary" ("Urban Legends: Bloody Mary", USA, 2005), regia di Mary Lambert
Articolo di Thanasis Gaetano Riela, illustrazione originale di Robb P. Lestinci

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