lunedì 20 luglio 2020

Una madre da cui stare lontani (Recensione "Mamà")

Nel 2013 il regista Andrés Muschietti debuttò a Hollywood con il lungometraggio La Madre (titolo originale Mama), film che si fece notare per essere stato prodotto da Guillermo del Toro. L’idea che sta alla base del film è il cortometraggio che tratteremo oggi, Mamà, realizzato nel 2008. Diretto da Muschietti e scritto assieme alla sorella Barbara, che collaborerà con il fratello anche per La Madre, il film ha colpito del Toro a tal punto da definirlo come “una delle sequenze più terrificanti che io abbia mai visto”.

Protagoniste del corto sono due bambine, Lily e Victoria, che devono sfuggire alla loro “mamma”, che è tornata e ha l’intenzione di portarle via. Il loro tentativo di fuga purtroppo fallirà e le due bambine dovranno cercare un riparo ma non c’è salvezza per entrambe.
Punto di forza del corto è sicuramente la costruzione della tensione tramite la regia. Il film infatti non è altro che un intero piano sequenza dove la telecamera seguirà le nostre due bambine per tutto il tempo e senza mai staccarsi da loro, se non per pochi attimi, generando così nello spettatore una forte sensazione di claustrofobia. Ad aumentare ulteriormente la tensione è la quasi totale assenza della musica, se non nel momento più alto del climax, e una fotografia cupa che contribuisce all’atmosfera inquietante.

Questa bravura registica tuttavia non compensa la quasi mancanza della sceneggiatura, che può solo in parte essere giustificata dalla durata del corto, che non supera i tre minuti, e la totale assenza di una solida idea di base che rende il film dimenticabile. La stessa “madre”, l’elemento cardine su cui si dovrebbe basare il cortometraggio, viene ridotta a semplice elemento jumpscare, talmente sappiamo poco su di lei. 
Alla fine il film non è altro che un esercizio di stile di Muschietti che potrebbe attirare chi preferisce la regia e la messa in scena alla sceneggiatura o chi ha già visto La Madre e vuole conoscere qualche retroscena a riguardo.

ARTICOLO DI
Il corto è reperibile in lingua originale sul canale Youtube della Universal Pictures.

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