martedì 3 marzo 2020

Sopravvivi fino l'alba (Recensione "Five Nights at Freddy's")

Solitamente, la classica ambientazione dei videogiochi del genere horror varia dalla casa abbandonata al bosco infestato. Dall'ospedale psichiatrico desolato, ai sotterranei infestati. Insomma, nessuno oserebbe mai ambientare un horror in un allegro locale per bambini, ideale per festeggiare i compleanni in allegria in compagnia di tanti bei pupazzi dalle sembianze animali come per esempio... un simpatico coniglio viola, un orsacchiotto cantante, una volpe pirata in disuso, un'allegra gallina pasticcera... Dove starebbe il fattore "paura"? Non dovrebbe esistere, giusto? Eppure, il gioco di cui tratterò oggi, si distacca dalle classiche ambientazioni macabre e tetre tipiche del genere e riuscirà a trasformare un'allegra pizzeria in un vero e proprio inferno per il giocatore, che impersonificherà una sventurata guardia notturna chiamata a vigilare sul locale. 
Five Nights at Freddy's (solitamente abbreviato in FNaF) è un videogioco survival horror di tipo punta e clicca ideato da Scott Cawthon e pubblicato l'8 agosto 2014 su Desura. Nonostante le iniziali critiche, il gioco raggiunse presto l'apice del successo, diventando uno dei più giocati sin dai primi tempi successivi al lancio. Ma a cosa è dovuto tutto questo successo? In questa recensione, andremo ad esaminare meglio il primo capitolo della saga per cercare di capire cosa ha fatto di questo gioco uno dei più scaricati del suo genere. 

Come già anticipato, il giocatore si ritroverà nei panni del guardino notturno incaricato di vegliare sul locale "Freddy Fazbear's Pizza". E fin quì, nulla di spaventoso. Peccato  che i robot che costituiscono l'attrazione principale del locale (il cui scopo sarebbe quello di far divertire e intrattienere i bambini con canzoni, giochi ecc) attacchino ogni essere umano che incontrano di notte. Questi infatti sono liberi di vagare per la pizzeria di notte, perché se fossero lasciati spenti per troppo tempo, i loro servomotori si danneggerebbero (la presenza della Guardia notturna serve quindi per controllare che i robot non danneggino la pizzeria). Altro fattore che bisogna spiegare per comprendere al meglio il comportamento degli "antagonisti" del gioco, è il fatto che questi vedono la guardia come una sorta di endoscheletro di un animatronico e cercheranno quindi di infilarla a forza in un costume, causando inevitabile la morte della guardia stessa durante il processo. 
Tornando a parlare del gioco in sé, il giocatore (a differenza di altri titoli) si ritroverà immobile in una stanza con due ingressi posti rispettivamente a destra e a sinistra. Di conseguenza, i comandi di gioco sono pochi e semplici: si potranno controllare le telecamere di sicurezza sparse per le varie stanze della pizzeria, accendere le luci, e bloccare le porte di sicurezza. Importante sottolineare che facendo ciò, si va incontro a un costante consumo di energia elettrica, fondamentale per monitorare gli spostamenti dei robot e chiudere appunto le porte ogni qualvolta questi si avvicinino troppo. Quando l'energia finirà, il giocatore sarà inerme ad ogni attacco degli antagonisti, e in quel caso bhe... Non potrà far altro che sperare che l'orologio del gioco raggiunga in fretta le cinque del mattino, orario che segna la fine del turno della guardia. L'obiettivo del gioco è quello di sopravvivere a cinque notti (da quì il titolo del gioco stesso), e ognuna di queste aumenterà graduale di difficoltà. Inizialmente i robot saranno fermi nelle loro postazioni, quindi il giocatore non dovrà far altro che tenere controllate le telecamere. Ovviamente, facendo questo, si andrà incontro -come spiegato prima- ad un notevole calo dell'energia elettrica, e ciò spingerà più volte il giocatore a cercare di stare fermo, ma invano. 
La tensione crescerà gradualmente con il passare del tempo, e non si potrà fare a meno di tornare a controllare le telecamere per poi accorgersi inevitabilmente che uno dei robot avrà magicamente cambiato posizione, apparendo in una stanza diversa ogni qualvolta ci si sposti con le telecamere. Non è definibile propriamente "paura" la sensazione che si prova giocando a Five Nights at Freddy's, ma più una sorta di angoscia e ansia che va man mano aumentando in seguito ad ogni spostamento degli animatronici della pizzeria (che di tanto in tanto appariranno davanti all'obbiettivo delle videocamere con sguardo inquietante e decisamente poco rassicurante). 
Il gameplay è focalizzato sulla gestione delle risorse, in quanto sarà fondamentale mantenere l'energia fino alle sei del mattino senza cadere vittima dei jumpscares degli antagonisti. Quindi sì, oltre alla tensione generale, non mancheranno di certo gli spaventi dovuti ai rumori assordanti ed improvvisi dei robot che spunteranno quando meno ci si aspetta, segnando di conseguenza l'inevitabile game Over. 
Ciò  che  differenzia questa saga dalla maggior parte degli altri giochi del genere, sono per l'appunto gli antagonisti stessi. Insomma, cosa dovrebbero avere di così spaventoso dei Robot umanoidi dalle sembianze animali progettati per far sorridere e divertire i bambini?Probabilme!te è proprio il loro aspetto in se, così in bilico tra l'umano e il non, ad incutere nel giocatore quell'ansia e quell'angoscia che dominerà tutti i capitoli di questa insolita saga di videogiochi.
GAME OVER
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