mercoledì 19 luglio 2023

Wendell and Wild, il grande ritorno di Henry Selick

Sono passati quasi quattordici anni da quando nelle sale cinematografiche uscì Coraline, film d’animazione diventato subito cult. Si tratta della prima pellicola prodotta dalla Laika Studios, che negli anni seguenti Avrebbe segnato il mondo dello stop motion con i suoi film. A dirigere il progetto c’era un regista d’eccezione, che si era già cimentato nel mondo dell’animazione con film che avrebbero caratterizzato per sempre la cultura pop come A Nightmare Before Christmas e James e la pesca gigante: Henry Selick.

Per più di tredici anni Coraline è stato l’ultimo film realizzato da Selick: il regista sembrava apparentemente sparito dalle scene. Così era fino a giugno 2022, quando Netflix rilasciò sui suoi canali social il teaser trailer di un nuovo film d’animazione che sarebbe uscito ad ottobre Dello stesso anno. Il film, dal titolo Wendell and Wild, era diretto proprio da Henry Selick, che tornava finalmente nelle scene con una nuova opera fatta in collaborazione con Jordan Peele, regista che ha conquistato la sua popolarità grazie al film Get Out.
La pellicola tratta di una ragazzina, Kat, che non ha ancora superato il lutto per la perdita dei suoi genitori e ha sviluppato un carattere difficile, essendo entrata e uscita più volte dal carcere minorile. Un giorno la ragazza torna nella sua città natale, Rust Bank, per iscriversi a una scuola cattolica femminile che ha l’obiettivo di riabilitare ragazze nella sua stessa condizione. Durante una lezione di scienze tenuta dalla sorella Helley, Kat viene colpita da una misteriosa entità che le marchia la mano, rendendola una Fanciulla Infernale, una ragazza dotata di poteri soprannaturali, capace di parlare e stipulare patti con i demoni. Nel momento esatto in cui viene marchiata, Kat fa la conoscenza di Wendell e Wild, due fratelli demoni che vorrebbero creare un luna park personale nell’aldilà. La ragazza stipula un patto con i due demoni nella speranza che questi ultimi le riportino in vita i genitori, sebbene non possano effettivamente farlo. Nel corso del film Kat dovrà imparare a conoscere e controllare i suoi poteri da Fanciulla Infernale, tornare nuovamente a fidarsi degli altri e superare il lutto e il senso di colpa che prova per la morte dei suoi genitori, ritrovandosi inconsapevolmente a dover salvare la sua città dai Klaxon, una coppia di magnati costruttori di prigioni che vogliono distruggere Rusty Bank e che erano coinvolti nell’incendio che ha distrutto la Birreria dei genitori di Kat.

In realtà, la storia della produzione di Wendell and Wild comincia ben più di vent’anni prima. Lo stesso Henry Selick raccontò come i suoi due figli, all’epoca bambini, fossero così vivaci da ricordargli dei demoni. Ispirato dal loro comportamento, Selick realizzò un bozzetto dove i figli vestivano panni demoniaci. Da quel bozzetto Selick trovò l’ispirazione per una breve storia di due demoni ingannatori chiamati Wendell e Wild che si scontrano con una suora, Sister Helley, e i suoi due assistenti Kat e Raul. Henry Selick mise la storia da parte per molto tempo nonostante la sua manager Ellen Goldsmith-Vein l’avesse più volte incitato a utilizzarla come soggetto per uno dei suoi film.
Nel 2012, Comedy Central mandò in onda la prima stagione di un nuovo show, Key & Peele, serie di sketch comici condotta dai due comici Keegan-Michael Key e Jordan Peele. Selick, vedendo la serie, rimase molto colpito dal modo in cui il duo realizzava gli sketch e decise di contattarli Per collaborare con loro nella creazione di un film dalle tinte comiche. Selick riuscì ad incontrare Peele solo nel 20151. Questi fu fin da subito entusiasta di collaborare con il regista e, leggendo il soggetto di Wendell and Wild, gli chiese di lavorare al film non solo per prestare la voce a uno dei personaggi ma anche per co-dirigere, co-sceneggiare e co-produrre il film. Peele infatti suggerì a Selick di affidare la produzione del film alla sua casa di produzione personale, la Monkeypaw Productions2.

Inizialmente i lavori per il film furono molto saltuari, poiché Peele era impegnato Nella realizzazione di Get Out e Selick era ancora coinvolto in un adattamento cinematografico per A Tale Dark and Grimm di Adam Gidwitz3.
Durante la realizzazione delle concept art per i personaggi del film, Selick ebbe fin dall’inizio l’idea di basare l’aspetto di Wendell e Wild Su Peele e Key. Il regista infatti aveva realizzato i primi bozzetti a ridosso della messa in onda dell’ultima stagione di Key & Peele. Durante questi primi lavori, Selick4 Entrò in contatto con Pablo Lobato, un illustratore e caricaturista argentino, i cui lavori sono fortemente ispirati dal cubismo. Lobato non aveva mai lavorato nel mondo dell’animazione, e trasformare i suoi disegni da semplici illustrazioni 2D in modelli che sarebbero serviti alla realizzazione di personaggi si rivelò difficile all’inizio. Per realizzare i design dei personaggi principali, l’illustratore argentino decise di ricercare gli artisti che lo avevano influenzato di più e si confrontò nuovamente con Pablo Picasso. Scoprì che questi era stato influenzato dalle maschere e sculture della cultura africana, e per questo decise di realizzare i design per Kat e Raul su questi modelli. In merito ai design dei demoni, dei non-morti e delle anime dell’aldilà si decise di optare per uno stile più simmetrico e geometrico in modo da distinguerli con i vivi, che tendono ad avere volti e corpi molto più rotondi e morbidi.5 I primi esperimenti con questo approccio avvennero proprio sui design di Wendell e Wild, i primi personaggi ad ottenere delle prime bozze Da parte di Lobato. Essi ricevettero un design molto più semplice poiché Lobato aveva bisogno di “fare pratica” con i design e capire come i suoi lavori cubisti funzionassero nel mondo dell’animazione prima di passare al resto dei personaggi, in particolare gli umani. Mentre per alcuni membri del cast principale Si decise di usare come modello gli attori che li interpretavano, come nel caso di padre Bests, che è ispirato dal suo interprete James Hong, per il resto dei personaggi umani Lobato, su suggerimento di Selick, usò come ispirazione principale il musicista Sonny Rollins.
Nel 2017, a seguito del grande successo di Get Out, Peele convinse Selick che era giunto Il momento di presentare il soggetto del film a possibili produttori Applicando però alcuni cambiamenti alla storia: primo fra tutti la protagonista sarebbe stata Kat, non Helley. Il secondo cambiamento fu Il rendere l’intero cast del film multietnico. Dato che il razzismo non sarebbe stato il conflitto alla base della storia, questa scelta sarebbe stata puramente artistica, nonché un tentativo da parte di Selick di provare a integrare la sua estetica con la multietnicità. La varietà di casting non è avvenuta solo da un punto etnico ma anche per quanto riguarda la rappresentazione LGBT+ tramite Raul, ragazzo transgender la cui identità viene accettata e rispettata. Ciò si nota anche nel caso di Siobahn, che si scusa subito con lui per averlo chiamato con il suo dead name; o di come sua madre, al telefono con il presunto padre di Raul, rimarca come non si possa smettere di lottare per la salvezza di Rust Bank perché ha un figlio da crescere.

Per la colonna Sonora Selick si affidò al compositore francese Bruno Coulais6, che aveva già lavorato con il regista per Coraline, mentre per le canzoni presenti nel film, Selick decise di fare un’accurata selezione di band punk, ska e afropunk7, inserendo in particolare delle canzoni dei Fishbone, band che Selick ebbe la fortuna di conoscere negli anni ’80 e per cui diresse il videoclip musicale per uno dei loro singoli, Party at Ground Zero. L’utilizzare per lo più canzoni punk di band afroamericane8 Non servì solo a rimarcare la multi etnicità di Wendell and Wild ma anche per caratterizzare il personaggio di Kat. La musica punk è un modo, per la ragazza, di ricordare suo padre, anch’egli grande fan del genere, e viene quindi usata nelle scene iniziali di Kat, all’interno della scuola, per descrivere il suo atteggiamento ribelle. Inoltre, è anche utilizzata come scudo da parte della protagonista per allontanare quelli che per lei sono degli sconosciuti, con cui non vuole costruire nessun rapporto.
I lavori per il film iniziarono nel 2019 ma, a causa della pandemia, si decise di spostare lo studio d’animazione in Oregon, tagliare una parte del personale e dirigere le riprese telematicamente. La data d’uscita fu inoltre più Volte rimandata fino al 2022 poiché Netflix aveva deciso di imporre un limite di sei film d’animazione da rilasciare annualmente.

Elemento che colpisce subito durante la visione del film è come l’animazione e soprattutto le marionette non siano perfette9. Basta notare come i volti abbiano le classiche linee che separano la sezione degli occhi dal resto del volto, linee che indicano come vengano modificati per cambiare le espressioni dei personaggi. Anche qui c’è una forte motivazione artistica dietro. Secondo Selick, grazie alle nuove tecnologie è ormai diventato impossibile distinguere un film in stop motion da uno in CGI, pertanto l’unico modo per distinguere lo stop motion dalla CGI è proprio mantenere quelle “imperfezioni” che hanno reso questa tecnica così affascinante agli occhi del pubblico. Selick aveva intenzione di applicare queste modifiche già dai tempi di Coraline, ma per evitare varie divergenze creative decise di seguire le indicazioni datogli dallo studio per quanto riguarda la Realizzazione delle marionette. Questo tentativo di rendere il film imperfetto si nota anche per quanto riguarda l’utilizzo di un solo software per quanto riguarda lo stop motion, Dragonframe, e l’aver limitato l’uso della CGI solo in alcune scene dove sono presenti le ombre e quando la cut out animation non era sufficiente per animare a dovere le scene10.
Wendell and Wild è quello che possiamo considerare il ritorno di un grande regista, che affronta con la comicità di Key e Peele varie e diverse tematiche che vanno dal superamento del lutto al conflitto con i genitori fino al come il sistema giuridico americano avvantaggi i più ricchi a discapito di chi si trova in una condizione medio-bassa. Una grande quantità di tematiche da affrontare però porta anche a una risoluzione troppo rapida di almeno uno dei conflitti. Nel momento in cui Buffalo Belzer, il demoniaco padre di Wendell e Wild, confessa che i due fratelli demoni sono gli ultimi figli rimasti dopo aver perso gli altri, che erano scappati da lui e giunti nel mondo dei vivi, Manberg, il bidello cacciatore di demoni, intuisce Immediatamente che i demoni quelli che collezionava sono i figli di Belzer e decide di liberarli come colto in un atto d’improvviso altruismo, sebbene nel film non mostri mai atteggiamenti di questo tipo.
Ma tolto questo piccolo neo, il film dimostra come Selick abbia ancora tanto da dire von l’arte dello stop motion, e si può solo ben sperare che in un prossimo futuro riesca a darci una nuova perla al pari se non superiore a Wendell and Wild.
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NOTE

10 cit, ‘Wendell & Wild’ Director Henry Selick On embracing The Imperfection Of Stop Motion (Video Interview), di Cole Delaney, 26/10/2022, su Cartoon Brew

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