venerdì 28 ottobre 2022

Non solo Horror: Black Adam

Dopo anni di successo nella WWE, Dwayne Douglas Johson, più noto come The Rock, si approccia alla carriera cinematografica. Il suo primo ruolo è in "La mummia - Il ritorno" (The Mummy Returns) del 2001, dove interpreta il Re Scorpione in pessima CGI, prima di riprenderne il ruolo nello spinoff a lui dedicato "Il re scorpione" (Scorpion King, 2002). Più o meno negli stessi anni, la New Line Cinema, sussidiaria della Warner Bros. (ora Warner Bros. Discovery), inizia il lavoro per la produzione di un film sul supereroe Shazam (all'epoca ancora principalmente chiamato Captain Marvel). Ad aprile 2006, Peter Segal firma come regista e Dwayne Johnson come attore protagonista. A novembre 2007, però, The Rock sposta il suo interesse verso un altro personaggio DC: Black Adam
A seguito di alcuni anni di produzione, a novembre 2009 in film viene accantonato e serviranno altri cinque anni prima che se ne riparli. Dwayne Johnson, ancora attaccato al progetto, decise, proprio nel settembre 2014, di voler interpretare Black Adam anzinchè l'eroe Shazam, dopo un periodo d'indecisione. Tre anni più tardi, nel 2017, l'ex wrestler discuterà con l'autore DC Geoff Johns circa il film, a seguito di alcune lamentele e preoccupazioni da parte dei piani alti dell'azienda, dovute alla scelta di Dwayne per il ruolo dell'antagonista e non come lead actor. Da quell'incontro si decise di dividere il progetto in due film separati: "Shazam!", che avrebbe debuttato nelle sale nel 2019 con Zachary Levi nel ruolo principale, e "Black Adam" a data da destinarsi, con The Rock ad interpretare il personaggio titolare. Dwayne Johnson prestò anche il suo volto per la proiezione digitale (magica nel film) del suo personaggio in "Shazam!". Prima del suo film da solista o in quello della sua nemesi, per giunga, Black Adam, sarebbe dovuto apparire anche nel sequel scartato del "Suicide Squad" del 2016. La pellicola, diretta da Gavin O'Connor, avrebbe visto The Rock in ruolo minore in modo da introdurlo in vista del suo debutto da protagonsita. 

2020, il film "Black Adam" viene annunciato al DC FanDome. Ancora due anni dopo, a seguito di un rimando causato dalla pandemia, il film a cui The Rock ha lavorato per, oramai, oltre 15 anni esce finalmente nelle sale. Tutto questo preambolo è solo un modo per dire che, nonostante il risultato finale non sia dei migliori, è chiaro che da parte di Dwayne Johnson vi sia impegno, passione, determinazione e un effettivo amore per il personaggio e per la sua storia. Il suo carisma e la sua emozione nel parlarne sui social o in spot sono disarmanti e, difficilmente, soprattutto conoscendone la storia produttiva, non potranno in qualche modo influenzarvi a trovare la pellicola più entusiasmante di quanto in realtà non sia. O di deludervi ancora di più.
In ogni caso, "Black Adam" del 2022, diretto da Jaume Collet-Serra e scritto da Adam Sztykiel, Rory Haines e Sohrab Noshirvani, è probabilmente il film visivamente più apprezzabile del DCEU (o DCU), con una CGI in alcuni punti addirittura ottima, capace di rivaleggiare se non superare gran parte dei progetti supereroistici visti in sale nell'ultimo paio d'anni. D'altro canto, la sceneggiatura, è estremamente mediocre, raffazzonata e addirittura irritante, con colpi di scena forzati e continui e la frustrante scelta di confutare con un flashback il flashback precedente in ripetizione. Essa resta, nonostante tutto e tristemente, comunque in linea con gli standard degli ultimi anni del suo genere, riuscendo, comunque, a venirne fuori come nella media, se non leggermente al di sopra. Ricordiamo che, in termini assoluti, questa media equivale alla mediocrità o poco meno

La colonna sonora di Lorne Balfe è un altro enorme punto di forza, così come la selezione delle canzoni non originali. La fotografia resta nella media, nonostante un, in alcuni casi invadente, filtro applicato, mentre la regia alterna momenti piacevoli a ripetitivi slow-mo. Riguardo questi, non sono fastidiosi come in alcune altre pellicole dello stesso franchise, essendo in molte occasioni più simili a quelli visti in "Sonic" (2019) o "X-Men: Giorni di un futuro passato" (X-Men: Days of Future Past, 2014) con QuickSilver, venendo usati per accentuare la velocità di Black Aram, seppure realizzati in modo meno funzionale: mentre, nei primi due, seguiamo queste sequenze sempre dal punto di vista o, perlomeno, concentrandosi solo sul protagonista, in "Black Adam" sono alternate con shot in cui The Rock manco appare, creando discontinuità se non addirittura confusione nello spettatore. Sempre in alcuni slow-mo si nota un'altra pecca del reparto registico, ossia quello di riutilizzare la stessa composizione per diverse scene e inquadrature, arrivando al punto in cui, alcuni shot diversi, sembreranno i medesimi
The Rock, fortunatamente, è un altro degli elementi di cui il film può fare vanto. Non è un'interpretazione stellare o profonda, non vi è un'eccessiva introspezione nel personaggio, ma risulta efficace per quel che deve fare e, a tratti, capace anche di elevare le pecche di regia e sceneggiatura. Black Adam può essere davvero intimidatorio, se non spaventoso, sia grazie ai suoi poteri e alla sua brutalità, che alla rabbia primordiale che The Rock è capace di trasmettere nel personaggio, la stessa aria di timore che ti aspetteresti da uno heel nel wrestling, ruolo che l'attore ha recitato per molti anni e con grossi riscontri. Ad affiancare il quindi promosso The Rock, abbiamo Pierce Brosnan nel ruolo di Doctor Fate e Aldis Hodge in quello di Hawkman, due personaggi relativamente poco noti al grande pubblico, ma che debuttarono su carta già nel 1940 (per intenderci, 21 anni prima dell'inizio della produzione supereroistica della Marvel). Entrambi sono carismatici, rubano spesso e volentieri la scena, hanno un'ottima chimica e dei costumi realizzati magistralmente, essendo probabilmente alcuni dei punti più alti degli effetti speciali del film. Sfortunatamente, però, non sono da soli.

Noah Centineo non ha idea di come si reciti nel ruolo dell'insopportabile e inutile Atom Smasher, nonostante nel materiale originale e, in particolare, in una delle principali ispirazione della pellicola, "Black Adam/JSA: Black Reign", sia una figura centrale parecchio interessante e sfaccettata; Quintessa Swindell interpreta un'interessante, ma sempre sotto utilizzata e poco approfondita, Cyclone; Sarah Shahi è Adrianna Tomaz, un personaggio recitato e caratterizzato alla bene e meglio, ma che de facto è il protagonista del film; Marwan Kenzari, già Jafar nel live action di "Aladin", si unisce, invece, alla lunga lista di villains senza personalità, spessore, carisma o scene realmente dedicate, a cui i cinecomics ci hanno abituati.
E poi c'è lui. Bodhi Sabongui, nel ruolo di Amon Tomaz. La principale fonte di rovina di questo film.

Amon è un ragazzino monodimensionale, recitato e scritto nella maniera più irritante immaginabile e con fin troppo spazio, al punto da essere considerabile non solo deuteragonista, ma anche, in parte, deus ex machina di molte delle peripezie del film. Un punto basso che riesce a togliere parte dell'intrattenimento in una pellicola che offre (e, a essere sinceri, promette) praticamente solo quello. Per essere chiari, non che vi sia nulla di male, in generale, in un film di puro intrattenimento, "non ogni film deve essere "Quarto potere" (Citizen Kane, 1941)", come si sente spesso dire, ma anche il cinema d'intrattenimento, o di genere, bisogna saperlo fare.

"Black Adam" promette un futuro più brillante per il futuro dell'universo cinematografico DC che, dopo oltre 8 anni, ancora non riesce a trovare la sua via. Lascia intendere che questa sia stata trovata e, in qualche modo inspiegabile, riaccende interesse per un franchise che sembrava già morto da anni, facendo tornare a guardare alle succesive tappe del DCEU non con giudiziosa indifferenza, ma con effettiva curiosità; complici anche le notizie recenti di James Gunn e Peter Safran come nuovi CEO dell'ex DC Films e ora DC Studios, oltre che il ritorno, finalmente di nuovo a colori e con la promessa di essere più gioioso e meno forzatamente e insensatamente cupo (nella speranza che anche il campato per aria simbolismo cristiano venga accontonato), di Superman, sempre col volto di Henry Cavill.
Nonostante i suoi lati positivi e le sue promesse per il futuro, "Black Adam", però, non regge come film, riuscendo più a far voler vedere altro, magari con gli stessi personaggi, che il film che si sta guardando in quel momento: alcuni spunti sono interessanti, ma non sono stati realizzati cone avrebbero potuto o avrebbero meritato. Suonerà ridondante, ma nel complesso il film è poco più che mediocre. Ciò non toglie i già evidenziati pregi, che permettono all'opera di essere comunque intrattenente e una visione piacevole. Un ottimo film ignorante da guardare per spegnere il cervello, con gli amici, in sottofondo quando si fa altro. 

The Rock quindi porta a casa un successo a metà, ma non ne esce nemmeno perdente. Sarà capace di migliorarsi nel già annunciato sequel? E la DC riuscirà ad elevare le sue produzioni e trovare una linea consistente e funzionale?
Solo il fato può dirlo.

ARTICOLO DI


COPERTINA DI


REVISIONE DI 
GIULIA ULIVUCCI

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