lunedì 27 giugno 2022

Texhnolyze e la ricerca dell'umanità

Lux, una città che trasuda sporcizia e violenza, lo specchio perfetto per gli abitanti che la popolano. Angoscia, dolore, inadeguatezza, sono questi i sentimenti inquadrati nelle prime scene di Texhnolyze, sentimenti che verranno solamente amplificati con il proseguire della vita dei protagonisti, persone il cui destino è strettamente legato a quello della città.
Dopo 4 anni dalla lavorazione di Serial Experiments Lain (1998) il produttore Yasuyuki Ueda raduna nuovamente il character designer Yoshitoshi ABe (Haibane Renmei, NieA_7) e lo sceneggiatore Chiaki J. Konaka (The big O, Digimon Tamers, Ghost Hound) per produrre una nuova serie cyberpunk che diventerà negli anni un vero e proprio anime di culto. La costruzione narrativa scelta da Konaka non è molto diversa dalle altre opere da lui scritte: episodi inizialmente lenti a cui si aggiungeranno costantemente nuovi punti di domanda che troveranno risposta solamente nelle battute finali della serie. Ed è proprio con questa lentezza che si apre Texhnolyze. Ci vorranno ben 11 minuti per arrivare alle prime scarne linee di dialogo pronunciate da personaggi ancora a noi sconosciuti. Il regista Hiroshi Hamasaki (Shigurui, Blade of the immortal, Steins;Gate) sostituisce le parole con i movimenti del corpo di Ichise (protagonista principale di Texhnolyze), personaggio che diventa l’involucro dell’istinto principe dell’essere umano, la sopravvivenza ad ogni costo.

Istinto che diventa quasi paradossale considerando la totale assenza di un vero obiettivo che possa smuovere o anche solo motivare la vita di Ichise, i cui comportamenti assomigliano più a quelli di un cane randagio. L’elemento che più di tutti darà uno scopo per cui vivere ad Ichise è la strana affezione che prova per Ran, una ragazza che indossa costantemente una maschera raffigurante la Kitsune (spirito in grado di assumere sembianze umane ma che scelgono di comparire sotto forma di volpe) e che lo accompagnerà nei suoi diversi momenti di difficoltà.
Tra organizzazioni mafiose, culti ideologici e gruppi dediti all’anarchia pura, Texhnolyze mostra il modo in cui l’essere umano affronta la sofferenza e la violenza, tra l’accettazione dell’oblio e la rinuncia totale della propria sanità mentale. Saranno proprio i texhnolyze, inserti meccanici con lo scopo di sostituire arti persi, a fare da catalizzatori per gli scontri, ideologici e non, che diventeranno veri e propri spettacoli il cui unico spettatore sarà la città di Lux. Perché oltre alle numerose citazioni bibliche e dilemmi filosofici, l’essenza della serie è situata nel modo in cui i personaggi esprimono la propria umanità, messa alle strette dalla dura realtà a cui vengono sottoposti ogni giorno. In questo estremo di violenza e desolazione umana Yoshii, visitatore esterno che metterà piede per la prima volta nella putrida città nel primo episodio, troverà una fascinazione morbosa per ciò che Lux rappresenta, portandolo a compiere azione apparentemente incomprensibili, indossando i panni di una versione distorta dell'ubermensch.

L'inevitabile tema del transumanesimo inoltre acquisisce particolare forza alla luce del contesto in cui viene presentato. Se da una parte i texhnolyze potrebbero avere la forza di rappresentare il passo successivo dell’evoluzione umana, il cinismo opprimente a cui sono costretti i personaggi li fanno diventare meri strumenti di potere ed oppressione in mano a chi abbandona qualsiasi forma di morale.
Nonostante i temi cupi e l’atmosfera desolante che farà da collante agli eventi mostrati a schermo, Texhnolyze non si abbandona al totale annichilimento del proprio essere. In modo apparentemente controintuitivo riesce ad essere, soprattutto nelle battute finali del racconto, sorprendentemente positivo. Il finale, contemporaneamente tragico e lieto, fa da perfetto filo conduttore al tema portante della serie. La realizzazione del proprio essere attraverso l’accettazione della sofferenza, l’importanza paradossale dei vizi e dei sentimenti negativi e più di ogni altra cosa l’accettazione della negatività umana come metro evolutivo del nostro subconscio.

Attualmente la serie tv Texhnolyze è inedita in Italia.  

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