venerdì 19 giugno 2020

Kei e Kato tornano in azione! (Recensione "GANTZ Revolution: Conflitto Finale")

Dopo un primo capitolo (qui la recensione del sottoscritto) che, dal mio punto di vista, può convincere sia chi ha letto il manga sia chi non lo ha fatto, questo potrebbe piacere solo a chi ha visto il precedente film e non ha letto il manga perché prende una strada tutta sua dal fumetto, completamente slegata sia come fatti che come trama, con reinterpretazioni ed estensioni che lasciano il tempo che trovano.
TRAMA E PERSONAGGI
Kei e Kato proseguono l’avventura riprendendo da dove era stato interrotto il primo film: Kurono ha un disperato bisogno di raggiungere i 100 punti in modo da poter resuscitare il suo amico (Kato), morto nell’ultimo scontro con il boss finale. Mentre continua con le sue missioni, una popolare modella si ritrova ad uccidere persone innocenti su istruzione di una mini-sfera nera molto simile a quella nell’appartamento. Al contempo, un'organizzazione nascosta nell’ombra è ansiosa di trovarla e rubarle il prezioso oggetto mentre un investigatore è sulle loro tracce cercando di capire cosa sta succedendo a tutte le persone che scompaiono senza lasciare traccia.

CONSIDERAZIONI
Avendo stabilito il concetto di base nel primo film, Perfect Answer (titolo originale di questo capitolo) cerca di espandere l'universo cinematografico di Gantz e introduce molti più elementi, aumentando di conseguenza la posta in gioco. Ci ritroviamo quindi un mix di generi che fanno discostare nettamente la natura del precedente (Horror/Sci-Fi) dal presente (Investigativo/Sci-Fi) aggiungendo anche una nota romantica.

La trama base verte fondamentalmente sui due amici che, con l’aiuto di vecchi e nuovi Gantzer,devono sconfiggere il capo degli alieni e la sua setta. Questi ultimi, a loro volta, vogliono vendicarsi del massacro che Kurono compie nel capitolo precedente, cercando la mini-sfera che Gantz recapita alla modella Eriko Ayukawa e che le sarà utile per trovare ed uccidere alcuni elementi “chiave”, affinchè possano ricostituire il team dei più forti ex-gantzer che sono riusciti a tornare alla vita normale dopo avere conseguito i fatidici 100 punti. Questi elementi sono esperti combattenti pertanto Gantz li fa tornare da lui perché, di li a poco, si spegnerà e contemporanemanete dovrà difendersi dall’imminente attacco degli alieni che troveranno il modo di entrare nell’appartamento. Se Gantz non fosse riuscito nel suo intento, spegnendosi avrebbe causato la scomparsa di tutti i gantzer e quindi permettendo agli alieni di invadere il mondo.

Il regista, non contento, ha aggiunto anche la sottotrama di un detective che indaga tutti questi fatti e dei quali solo lui ne sarà a conoscenza. Diciamo che, anche senza quest’aggiunta, il film sarebbe potuto stare in piedi da solo ma questa sottotrama dona una sorta di lore all’opera cinematografica che non ha nulla a che fare con quella del fumetto.
Lui sa...
Il tema del menu dei 100 punti è un punto ricorrente in questo capitolo perché è il motivo di tutto quello che accade nel film. Spesso, infatti, gli alieni chiedono ai gantzer perché uccidono e la risposta che viene data è: “Perché vogliamo proteggere i nostri cari”. Questo diventa quindi il leitmotiv del film ma anche il motivo principe che spinge gli umani a causare immani stragi nei confronti della razza aliena. Leggendo il fumetto ho interpretato gli alieni come se fossero “gli esclusi” della società moderna dove, attraverso la metafora dell’eliminazione per motivi di sopravvivenza della propria specie, viene giustificato il desiderio di prevalenza dell’essere umano. E’ quindi sempre giusto uccidere chi si ritiene essere diverso da noi ma che, in realtà, non fa nulla per danneggiarci? Questa è una delle possibili critiche che possiamo cogliere all’interno del fumetto ma anche dal film.

Prendiamo come esempio la prima missione, quella dell’Alieno Cipolla. Si intuisce che Gantz ha stabilito arbitrariamente che esso, essendo tecnicamente un alieno, anche se ancora un bambino, in futuro sarà una minaccia. Nel fumetto, così come anche nel film, il padre assiste all’uccisione del figlio, da parte della banda dei gantzer, non appena tornato dal fare la spesa (nel film questo particolare non è presente) ed è per questo che, in preda ad una furia omicida, elimina quasi tutti i presenti. Quindi la colpa di questo massacro non sarebbe da attribuire agli alieni bensì agli umani. Il fumetto presenta critiche del genere e anche dal film qualcosa traspare seppur in maniera meno incisiva.

Proseguendo l’analisi, il regista ha appiattito il pathos creato con il precedente episodio: non si percepisce più quella sensazione di assurdità tipica delle missioni del primo capitolo, bensì assistiamo ad una normale battaglia tra umani e alieni umanoidi (perché sono fondamentalmente dei mutaforma che assumono l’aspetto di chi trafiggono con la loro spada) che culmina con la morte del loro boss.

SPOILER


Quello che però è stato un bel colpo finale è quando Kurono decide di farsi sostituire all’utilizzatore della sfera così terminando il ciclo di resurrezioni e massacri. Considerate però che nel film non è molto chiaro come sia stato possibile per Kurono fare accadere questo. L’unico momento che mi lascia il dubbio è quando, dopo che Gantz si autodifende tramite l’esplosione, Kurono si erge di fronte a lui e dice: "Lasciami pensare…”, quasi come ad intendere che, prima dello scontro finale, Gantz gli abbia chiesto di essere sostituito da lui.
Gli ex gantzer tornano in gioco e, oltre ad aiutare, creano anche problemi...
Passando alla recitazione, non c’è molto da segnalare in quanto il livello si attesta su quello del precedente capitolo. L’introduzione di molti volti nuovi, tra i quali è inevitabile trovare attori meno capaci di altri, aumenta la percezione di altalenanza già presente.

Il livello della CGI invece è alto. Begli scorci, combattimenti divertenti ma poi monotoni in quanto lunghi e frequenti. Nota positiva invece per il combattimento nella metropolitana.

Infine vorrei concludere facendo un po di chiarezza a chi si è appassionato ai due film senza avere letto il fumetto:
 
  • Gantz è un esperimento tecnologico creato dagli esseri umani con la tecnologia di una razza aliena estremamente avanzata. Tale razza sembra che doni tale tecnologia per due motivi:    
  1. Divertimento 
  2. Conoscenza della futura invasione di un'altra razza aliena;
  • Alcuni personaggi del film sono i medesimi del fumetto mentre altri, seppur presi a pieno titolo dal cartaceo, sono stati completamente reinterpretati;
  •  Le quattro armi che usano nel film si chiamano:
  1.  X-Gun – una piccola pistola che emette un raggio di energia di fronte a se. Dopo qualche secondo, il raggio fa esplodere ciò che lo assorbe; 
  2. X-Shotgun – una sorta di fucile di precisione che emette anch’esso un raggio che fa esplodere le cose.
  3.  Y-Gun – una piccola pistola che spara tre razzi che legano il soggetto, tenendolo saldo a terra. Premendo nuovamente il grilletto, lo si indirizza verso un punto imprecisato dello spazio (non è mai stato spiegato dove viene spedito); 
  4. Gantz Sword – una sorta di katana futuristica. Inizialmente presente solo l’elsa, all’attivazione fuoriesce una lama che si può estendere teoricamente all’infinito. Nel fumetto è arrivata a circa 10 mt. 
  •  Gantz, in realtà, non è il nome della sfera ma della persona che ci sta dentro: un clone di un uomo utile al solo fine di alimentare la sfera. Esso è stato clonato più volte e messo all’interno di altre sfere sparse per il globo. E, in caso ve lo foste chiesti, sì, esso può uscire da lì;
  • Gantz seleziona le persone in base a due fattori:
  1. Giovinezza quindi ottima forma fisica;
  2. Morte violenta; 
  • Dopo la morte di una persona che Gantz ha selezionato, le viene praticamente fatto un backup nella sua banca dati. Quello che loro chiamano “teletrasporto” in realtà è la materializzazione del backup in Gantz.
I combattimenti sono spettacolari
PRO
+ Grafica eccellente;
+ Alcune scene di combattimento sono sviluppate bene, frenetiche e spettacolari;
+ L’impegno nel donare a questo capitolo una vita propria è da elogiare.

CONTRO

- La recitazione ancora più altalenante del precedente;
- Tre trame differenti sviluppate in contemporanea potrebbero creare confusione;
- Tante cose buttate li e lasciate in sospeso.

VERDETTO FINALE

Ho apprezzato Gantz: L’inizio oltre ogni aspettativa e questo è, sì, un film divertente ma essendoci troppa carne sul fuoco, tende ad annoiare o a far perdere il filo o persino a confondere lo spettatore, soprattutto considerando che molte cose non vengono spiegate. Insomma, Perfect Answer è la motivazione che il regista pensa di dare alla fine del suo film ma, secondo me, è solo un modo per cercare di chiudere in tutti i modi l’epopea da lui re-interpretata. Una motivazione che non ha soddisfatto molti perché figlia di un seguito che sfortunatamente cade nel tradizionale, perdendo l’accezione anticonformista guadagnatosi con il primo capitolo.


Il finale non ha assolutamente nulla a che fare con la sua controparte cartacea ed è persino assurdo (per chi sa come finisce il fumetto) pensare ad una fine del genere. Però è coerente con il plot instaurato e questo non fa che chiudere il cerchio, volenti o nolenti.

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